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Cattolica è diventata comune autonomo nel 1896 in seguito ad una scissione del comune di S. Giovanni: oggi conta una popolazione residente di circa 16.000 abitanti.
Il palazzo comunale risale all’anno 1914 e fu costruito in una zona allora del tutto deserta, precorrendo con questo grande edificio lo sviluppo della Città.
Il taglio del nastro per la fontana e i giardini del Municipio, Palazzo Mancini, rappresenta la realizzazione definitiva del programma d’intervento riguardante Piazzale Roosevelt.
Il progetto è parte di un gruppo di opere (fra cui Piazza Primo Maggio, Piazza Nettuno, Viale Bovio, Piazza del Mercato e Piazza della Repubblica), strettamente collegate, che individuano una serie di “poli attrezzati” situati lungo l’asse commerciale che attraversa il centro della città e che tende a ridisegnare le dinamiche e le funzioni delle varie aree puntando ad una nuova e più pregevole qualità urbana complessiva e facendo leva, in maniera particolare, sul comparto turistico-commerciale.
Tramite un concorso pubblico, è stato scelto il monumento ai Caduti dedicato al tema “Pace tra i popoli, contro tutte le guerre”.
Gli occhi a vivaci colori, sulla prua dei Trabaccoli e dei barchetti da pesca
dell’Adriatico, rappresentano una tradizione che, dai tempi degli Egizi, Greci e Romani si è perpetuata nel bacino Mediterraneo e in altri mari fino ai giorni nostri. Ancora si vedono occhi dipinti sulle barche in Sicilia, in Portogallo, in Indonesia e sulle giunche cinesi. Con gli occhi la barca può seguire la rotta, rimediare alle incertezze della navigazione e schivare i pericoli.
La tradizione degli occhi che, in relazione al luogo e ai tempi, assumono forme diverse, ha la sua origine in motivi magici e ornamentali : su un dipinto vasale greco del 750 a.C. è raffigurata sulla prua di una barca una decorazione circolare che, con il passare del tempo, prenderà la caratteristica di un occhio vero e proprio.
Tale rappresentazione simbolica può essere spiegata come motivazione psicologica che risale all’antichità, quale antidoto contro le paure e i pericoli della navigazione. Numerose sono gli esempi di tali usanze giunte fino a noi ; testimonianze di antiche tradizioni che, ancora oggi da più parti, si perpetuano dimostrando l’influenza e la permanenza delle consuetudini fra la gente di mare, anche quando siano cessati e scomparsi i motivi che le causarono.
Sulla prua del nostro trabaccolo, sotto gli occhi a rilievo, ci sono due fori più piccoli; le CUBIE, utilizzate per far passare cavi o catene per l’ormeggio e l’ancoraggio; questi fori si trovano anche a poppa. Sui barchetti da pesca gli occhi di cubia non esistono, oppure, in qualche caso, ne vediamo uno solo a prua.
Colori della città tenuto conto della tradizione e della vocazione marittima e turistico balneare della città di Cattolica e della lettura in chiave cromatica dello stemma, considerato come gli elementi fondamentali derivanti dalle predette valutazioni possano essere sintetizzati nel cielo nel sole e nel mare, i colori della città di Cattolica sono stabiliti come segue :
Le descrizioni sono tratte da “Cattolica”di Marcello Di Bella e Lucia De Nicolò, 1985, Guideverdi Maggioli Editori e dai giornali “Cattolica”, editi dal Comune di Cattolica.