Home » Eventi Cattolica 2024 » Festa della Repubblica
LA TESTIMONIANZA DI FINZI. Nel corso degli anni, incontrando soprattutto giovani studenti, il Professore Cesare Moisè Finzi ha avuto modo di raccontare come nel 1944 si nascose, insieme a due famiglie ebree, prima a Cattolica, trovando accoglienza presso il sarto Guido Morganti, e successivamente a Mondaino dove trovò definitiva salvezza dalla persecuzione nazifascista.
Nel mese di maggio dello scorso anno, il Consiglio Comunale di Cattolica ha votato il conferimento della cittadinanza onoraria a Finzi. In precedenza, il 27 gennaio 2020, in occasione del “Giorno della Memoria” per le vittime dell’Olocausto, l’Amministrazione volle ricordare l’opera di Morganti apponendo una targa commemorativa alla sua casa-bottega di via Carlo Cattaneo n. 6. Lo stesso Morganti, nel 2007, ricevette il riconoscimento di “Giusto tra le Nazioni” che venne consegnato nell’Aula Consiliare di Palazzo Mancini alla figlia Bruna da un rappresentante dell’ambasciata israeliana. Morganti era infatti scomparso nel 1954 all’eta’ di 63 anni.
I FATTI STORICI. Il Professore Moisè Cesare Finzi ricostruisce queste vicende nel suo libro “Qualcuno si è salvato”. Poco dopo l’8 settembre 1943 Finzi, che all’epoca aveva 13 anni, per evitare la cattura è costretto a fuggire in gran fretta con la propria famiglia e quella dello zio materno Giuseppe Rimini. Il gruppo arriva a Gabicce e ottiene, grazie all’aiuto del segretario comunale Sgarbi, nuovi documenti falsi. Ma il luogo non è sicuro perchè lì tutti loro sono conosciuti con il vecchio nome. Prima di ripartire passano a ritirare le stoffe lasciate nel frattempo a Guido Morganti, il sarto a cui avevano chiesto di confezionare dei cappotti, in previsione di una fuga lunga e difficile, con l’inverno alle porte. Mentre sono nella bottega qualcuno involontariamente si lascia sfuggire la propria vera identità. Morganti riconosce nel cognome Rimini quello di un conoscente di Mantova che anni prima aveva aiutato la sua famiglia. In due giorni organizza il trasferimento degli ebrei e li porta personalmente con un carro trainato dai buoi a Mondaino, in provincia di Rimini, dove il gruppo riesce a nascondersi fino alla fine della guerra, scampando alla deportazione.
Le prime giornate di giugno in Riviera sono solitamente baciate da raggi di sole ormai caldi che illuminano il litorale romagnolo fino a farlo brillare mentre l’aria ancora piacevolmente fresca e frizzante rende la vita “on the beach” assolutamente perfetta.
Trascorrere il ponte del 2 giugno a Cattolica significa immergersi per qualche giorno in un contesto turistico ricchissimo di opportunità, un piccolo paradiso creato su misura per tutti coloro che desiderano vivere un periodo, seppur breve, all’insegna del divertimento e del relax.
Dalle soglie dell’estate fino a Settembre inoltrato protagonista assoluta della Riviera diventa naturalmente la spiaggia con le migliaia di ombrelloni e lettini variopinti che costellano l’arenile come un interminabile arcobaleno. Gli stabilimenti balneari cattolichini esprimono quanto di meglio di possa desiderare in materia di sport, animazione, divertimento, benessere e svaghi per adulti e bambini grazie a impianti all’avanguardia, personale qualificato e all’incredibile fantasia dei bagnini che sapranno sorprendervi e coinvolgervi con mille iniziative e proposte.
Le strutture alberghiere per il ponte 2 giugno a Cattolica, sono ormai a pieno regime e vi offriranno un soggiorno indimenticabile grazie a servizi di ottima qualità, comfort di ogni genere e prezzi estremamente vantaggiosi rispetto alla categoria di appartenenza degli hotel stessi.
Particolarmente convenienti in questo senso, e dunque richiestissimi dal mercato turistico, sono i pacchetti all inclusive. Ma gli alberghi non rappresentano ovviamente l’unica possibilità di alloggiare a Cattolica.
Per il ponte 2 giugno a Cattolica, la Regina dell’Adriatico è in grado di proporre ai propri ospiti un numero davvero considerevole di qualificati e confortevoli appartamenti, residence e bed & breakfast in grado di soddisfare le esigenze anche economiche della variegata schiera di turisti che affollano la città in estate.
All’inizio di giugno i celebri parchi divertimento della Riviera sono aperti da almeno alcune settimane e saranno in grado di regalare a bambini e adulti momenti memorabili in cui lo svago e l’intrattenimento si uniscono ad iniziative istruttive e interessanti.
A Cattolica si trova il famoso acquario Le Navi che permette ai visitatori di entrare in contatto con gli aspetti più misteriosi e sconosciuti dell’universo marino esplorandone i segreti più nascosti.
Giovani e adulti potranno invece trascorrere serate da non dimenticare immergendosi nel mondo della notte e frequentando le famose e ormai storiche discoteche situate sui colli tra Riccione e Misano o intrattenendosi nei numerosi locali disseminati lungo la costa o nelle sue immediate vicinanze.
Cattolica grazie al mare e al suo incredibile entroterra offre anche l’imperdibile opportunità di praticare le più svariate attività sportive a contatto diretto con una natura mozzafiato. Accanto ai numerosi sport marini e balneari, dai più classici ai più bizzarri, il cicloturismo riscuote ormai da anni un grandissimo successo. Percorrendo senza sosta le morbide colline romagnole potrete addentrarvi in un fitto reticolato di stradine e sentieri che vi faranno scoprire un panorama spettacolare in cui si susseguono, l’uno dopo l’altro, paesaggi da fiaba.
Anche il golf è molto apprezzato e trova il suo luogo d’elezione nel Riviera Golf Club di S. Giovanni in Marignano, un prezioso connubio tra natura, sport, benessere e architettura che ha portato alla realizzazione di una struttura da fiaba immersa in un seducente contesto naturale.
Se amate invece l’equitazione non perdete l’occasione di visitare a poca distanza dal casello autostradale di Cattolica A 14 il favoloso Riviera Horses, un maestoso impianto dedicato al mondo equestre.
La Regina dell’Adriatico, in occasione della ricorrenza della Festa della Repubblica del 2 giugno, ha poi in serbo per i turisti piacevoli ed interessanti eventi organizzati dall’amministrazione comunale mentre chi ama la moda e tutto quanto fa tendenza nel campo dell’abbigliamento potrà sbizzarrirsi tra le raffinate boutiques del centro cittadino o passeggiare lungo le principali arterie del commercio estivo, viale Dante e viale Carducci, dove sarà possibile trovare ogni genere di articolo. Anche per i pochi giorni di inizio estate del ponte del 2 giugno a Cattolica saprà dunque offrirvi un soggiorno ad hoc dove qualità e quantità non sono un sogno effimero ma una concreta proposta turistica.
Nel 1909 Guglielmo Marconi fu il primo Italiano a vincere il Premio Nobel per la Fisica: anche se ottenuto in giovane età – Marconi aveva 35 anni – quel premio giunse al termine di un programma straordinariamente intenso di lavoro durato poco meno di 15 anni.
Tutto era iniziato nel laboratorio della casa paterna – Villa Griffone, situata sulle colline bolognesi – con i primi esperimenti di telegrafia senza fili, ma poi teatro del periodo pionieristico delle radiocomunicazioni furono le coste Atlantiche: la Gran Bretagna fu la seconda casa dell’inventore ma fu la prima dell’imprenditore Marconi; l’Irlanda – terra da cui proveniva la madre Annie Jameson – ospitò importanti stazioni per i primi collegamenti transatlantici; il Canada e gli Stati Uniti videro trionfare il giovane visionario italiano che tra il 1901 e il 1903 riuscì – tra polemiche, scetticismo e grande meraviglia – a ricevere i primi segnali radiotelegrafici che avevano superato quell’enorme ostacolo naturale che era appunto l’Oceano Atlantico.
Tra il 1895 e il 1903 Marconi fu il pioniere assoluto delle radiocomunicazioni ma, nonostante circolassero voci sulla possibile vittoria del Premio Nobel già al termine di quel periodo, assai impegnativi furono anche gli anni in cui quegli straordinari successi dovevano essere consolidati.
Una tappa fondamentale di quel processo fu l’inaugurazione del primo regolare servizio pubblico di radiotelegrafia attraverso l’Atlantico, nell’ottobre del 1907, e senza alcun dubbio la straordinaria utilità del radio soccorso diede eccezionale prova in occasione del salvataggio dei passeggeri a bordo del transatlantico Republic nel gennaio 1909 nel quale grandi meriti ebbe l’operatore radiotelegrafico Binns che lavorava per la Compagnia Marconi. E proprio nel dicembre di quell’anno, iniziato con i clamori di quel salvataggio, Marconi vinse – condividendolo con lo scienziato tedesco Karl Ferdinand Braun – il Nobel per la Fisica “a riconoscimento del contributo dato allo sviluppo della telegrafia senza fili”.
Marconi operò ancora a lungo e in decine di circostanze fu celebrato quale simbolo vivente delle radiocomunicazioni, ma non vi è dubbio che il conferimento del Premio Nobel fu un momento fondamentale per un personaggio che aveva avviato, a soli 21 anni, una vera e propria rivoluzione nelle telecomunicazioni e che dedicò l’intera carriera agli sviluppi della Radio combinando doti scientifiche e qualità imprenditoriali, grandi intuizioni e straordinaria determinazione.
Il centenario del Premio Nobel è dunque una preziosa occasione per un programma di iniziative che ricordano e rinnovano l’attualità di Marconi inventore e imprenditore, di un personaggio cosmopolita la cui invenzione e i relativi sviluppi rappresentano tuttora un potente strumento a disposizione dell’umanità.