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Sulle colline a sud della Romagna, alle spalle della riviera adriatica, dove la regione confina con le Marche, in un’invidiabile collocazione panoramica si trova Gradara. La splendida rocca malatestiana, circondata da alte mura con il suo borgo antico, è lo scenario dove la leggenda colloca il dramma di Paolo e Francesca. Oggi definita uno dei borghi più belli d’Italia e Capitale del Medioevo, vanta un ricco calendario di eventi durante tutto l’arco dell’anno.
Il Castello di Gradara, disteso sulla cresta della collina, guarda verso oriente e verso nord, verso il mare e verso la Romagna, che si apre alla pianura subito dopo il promontorio Gabicce Mare. A 3 km da Cattolica e dalla riviera adriatica, è l’ideale per una escursione fuori porta e per godersi un fantastico tramonto su tutta la costa.
Terra Malatestiana e marchigiana, Gradara respira il vento del mare e le ultime nebbie padane, in cui risuonano le voci e le musiche, e stingono i colori e le maniere delle grandi corti settentrionali, estensi e gonzaghesche e viscontee. Più che in tutti gli altri castelli malatestiani, in essa circola ancora aria di cavalleria cortese e crudele, mescolata al ricordo delle ultime prodezze dello sventato e coraggioso Sigismondo Malatesta, prima del declino. Costruita su una collina a 5 chilometri dalla spiaggia di Cattolica, la Rocca di Gradara è un magnifico esempio di architettura militare del XIV secolo. Attorno al fortilizio primitivo, costruito probabilmente dai grifi nel XII secolo, quando erano signori di Gradara, il castello fu poi ingrandito e abbellito dai diversi feudatari che si succedettero nel dominio della zona. I Malatesta, gli Sforza e i Della Rovere non si limitarono però ad accrescerne la potenza militare e difensiva, ma ne abbellirono anche le sale interne, raccogliendo diverse opere d’arte. A Gradara soggiornarono, tra gli altri, anche Francesca da Rimini e Lucrezia Borgia e, quando nel 1289 i Malatesta erano esuli da Rimini, proprio a Gradara si consumò la passione e la tragedia di Paolo e Francesca, eternati da Dante nel V canto dell’Inferno.
Oggi il castello è visitabile e contiene, oltre all’armeria, una sala delle torture, una cappella con sull’altare una terracotta di Andrea della Robbia e, al piano superiore alcuni ambienti con i mobili originali del Quattro e Cinquecento. Anche le mura che ancora circondano interamente il borgo antico sono percorribili e dalla torre più alta si gode un buon panorama sull’entroterra e sulla costa romagnola.
Il Teatro dell’Aria è il suggestivo anfiteatro che ospita spettacoli di falconeria ed eventi sotto alla Rocca di Gradara. Non perdete l’occasione di ammirare i maestosi rapaci che animano il Centro di Falconeria e il Parco Ornitologico situato lungo la Passeggiata degli Innamorati, il romantico percorso che cinge il castello di Gradara.
Le descrizioni sono tratte dalla guida “Valli e colline” redatta dall’APT di Rimini & Co.
GRANDI EVENTI
Magiche atmosfere, luccichio di polvere fatata, suoni di cornamuse e arpa celtica tra le antiche mura del borgo vi attendono, per serate all’insegna dell’allegria… scoprite il nuovo Magic Castle.
Rievocazione storica dell’assedio al castello di Gradara del lontano 1446 con incredibile spettacolo piro-musicale, a seguire giornate medievali con mercatini, spettacoli e animazioni.
Per un pomeriggio di festa, sereno ed allegro, lontano dagli affanni e dallo stress, in un connubio di qualità e tradizione a Gradara. Qui tutti gli eventi in programma per le festività natalizie, capodanno e la Befana.