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La Piazza Nettuno a Cattolica, di recente ristrutturazione, rappresenta il punto di unione tra la zona pedonale di Viale Bovio e via Mancini che porta al Municipio, in Piazza Roosevelt rinnovata da fontane e pavimentazione.
Viale Bovio, una volta chiamata Via Balneare perché congiungeva il centro della cittadina al mare per la Piazza delle Sirene, è il lavoro che valse all’architetto Franco Vico il 3° premio nel concorso “Progettare con il porfido”.
La via, centro dello shopping invernale ed estivo di Cattolica, era impreziosita da una serie di statue di Ugo La Pietra, che la grande civiltà ha praticamente eliminato, perché fosse troppo futuristiche per il gusto dei cattolichini.
Franco Vico ha firmato anche il progetto della Chiesa di S. Benedetto, abbellita dalla Via Crucis di Guerrino Bardeggia e ha curato il restauro del Palazzo del Turismo, dove ora c’è il Megastore Benetton.
Tutti i colori del mondo a Cattolica: nella centralissima Piazza Nettuno, dove un tempo c’era il Palazzo del Turismo, nel Settembre 2000 è stato inaugurato il Megastore Benetton.
Dal forte impatto visivo, rappresenta uno spazio espositivo di vendita e di “aggregazione” che non ha eguali in tutta la Riviera romagnola. Ci sono 1.500 metri quadrati distribuiti su 4 livelli e che raggruppa i marchi più noti della grande azienda di Treviso: 012, Sysley, Playlife, Benetton Uomo, Benetton Donna.
Nel Megastore c’è molta Romagna. L’intero volume è stato concepito dall’architetto Franco Vico. E’ una grande scatola di cristallo, completamente trasparente e di comprensibile lettura dei volumi e della distribuzione interna: ampi tagli nei solai, un ascensore panoramico ingabbiato in una struttura di vetro. Tutto questo connota il megamagazzino di un’immagine pulita, non meno che sofisticata, come ad esempio, le vetrate in extrachiaro poggiano su particolari ragni in acciaio inox ancorati ad una leggera struttura in metallo satinato bianco.
Va annotato che i negozi destinati alla moda sono stati negli ultimi anni, uno dei temi più fortunati della progettazione architettonica, sia per la notecole quantità espressa, sia per la rapidità del loro proliferare che li ha resi protagonisti dell’immagine urbana.
Lo stile minimalista, seppur interpretato dai diversi progettisti, in chiave decisamente personale, i materiali ridotti nel numero, le forme essenziali, il bianco come unico colore nel quale gli abiti vengono esposti in eleganti ambientazioni.
Lo spirito minimal è interpretativo a favore di un pubblico giovane e curioso che entra ed esce con disinvoltura. E’ accompagnato dal sottofondo musicale, dove l’impressione immediata è che l’acquisto non debba essere obbligatorio: si può guardare, girare, provare, giocare con la playstation, messa a disposizione dei clienti. Ci si può fermare a leggere le ultime novità di “Fabrica” e “Colors” e bere un caffé: guardando il passeggio in Piazza Nettuno.
Le descrizioni sono tratte da “Cattolica”di Marcello Di Bella e Lucia De Nicolò, 1985, Guideverdi Maggioli Editori, e da articoli apparsi su “La Piazza”.